INGV presentazione
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DIVE (Drilling the Ivrea-Verbano zonE, https://www.icdp-online.org/projects/world/europe/ivrea-italy) è un progetto internazionale finanziato dall’ICDP (International Continental Drilling Project) e dagli enti dei ricercatori che l’hanno ideato. L’ICDP è un programma internazionale che si occupa di fornire supporto finanziario e logistico a campagne di perforazioni in ambiente continentale. Le perforazioni sono uno strumento critico per studiare i processi e la struttura della Terra. I dati provenienti da analisi multidisciplinari su perforazioni forniscono osservazioni dirette che possono essere utilizzate per testare criticamente modelli geologici. Risultati da siti chiave possono fornire osservazioni che siano globalmente valide. 

In particolare il progetto DIVE si prefigge come obiettivo la perforazione dell’Ivrea-Verbano, uno degli archetipi più completi e meglio studiati di sezione di crosta continentale-mantello superiore sulla Terra. In quest’area delle Alpi occidentali si ha la singolare disponibilità in superficie di una sequenza geologica rappresentativa della crosta continentale inferiore e della transizione al mantello superiore che generalmente si trova a profondità comprese fra i 15 e i 40 km. Quindi non raggiungibili neanche con comuni specifiche perforazioni (la perforazione più profonda mai realizzata raggiunge "solo" i 12 km di profondità, pozzo Kola in Russia).

Nella Val d’Ossola (Piemonte) al contrario, un frammento della sequenza di crosta inferiore originariamente appartenente alla placca Africana è stata "tiltata" (cioè ruotata attorno ad assi orizzontali), verticalizzata ed esposta in superficie durante l'orogenesi alpina. L’obiettivo del progetto DIVE in sintesi è di campionare e studiare una sezione crostale attraverso la perforazione di 2 pozzi in Val d’Ossola, che porteranno alla luce, e alla disponibilità dei ricercatori, campioni relativi alla sequenza completa della crosta inferiore sui quali saranno effettuati studi multidisciplinari. La rilevanza di questi materiali sarà di poterne studiare le caratteristiche allo stato naturale, senza le alterazioni che le rocce esposte in superficie hanno subito.  

I ricercatori dell’INGV sono coinvolti in questo progetto unico nel suo genere e hanno recentemente visitato il sito di perforazione di Ornavasso, potendo seguire le operazioni di perforazione. Procedendo con manovre di 3 m di lunghezza, la perforazione ha attualmente raggiunto la profondità target di 500 m dopo 9 settimane di duro lavoro (Figura 1).

Fig 1

In particolare, dopo che gli operatori della compagnia di perforazione liberano la carota di roccia, si procede con la misura della lunghezza effettiva del materiale espulso. Le carote vengono poi marcate in modo tale da riconoscere sempre in modo univoco il loro originale orientamento verticale e non confondere la parte alta con la parte bassa. In questo caso si usa una doppia linea di colore rosso e blu: guardando la carota, se la linea rossa si trova sulla destra, la parte alta sarà verso l’alto. Le carote vengono posizionate in cassette di plastica che serviranno a conservarle finché non saranno terminate le operazioni di perforazione.

Fig 4

Prima di essere chiuse e depositate al sicuro, le singole carote vengono scansionate lungo tutto il loro diametro ed un ricercatore geologo effettua una descrizione litologica speditiva. 

Fig 5


 

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