Il ruolo delle reti magnetiche nazionali è quello di permettere la realizzazione di una cartografia che riporti su di una mappa il campo magnetico terrestre espresso dal valore dei suoi elementi e la loro variazione temporale. Sin dal 1980 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia effettua sistematicamente misurazioni del campo magnetico terrestre.
Attualmente la Rete Magnetica Italiana consta di 120 stazioni, chiamate caposaldi, distribuite in modo quanto più possibile uniforme sul territorio nazionale. Presso ognuna di queste stazioni vengono effettuate, in media ogni 5 anni, le misurazioni degli elementi del campo magnetico. Tali misurazioni consentono di determinare:
- la variazione spaziale del campo magnetico terrestre tramite la realizzazione (in collaborazione con l’Istituto Geografico Militare di Firenze) di una cartografia che riporti su di una mappa il campo espresso dal valore dei suoi elementi per le varie epoche di misura; li dir="ltr">i valori dei coefficienti delle equazioni del campo normale (intendendo per campo normale il campo principale che ha origine nel nucleo terrestre) espresse in forma polinomiale del secondo ordine in latitudine e longitudine;
- le caratteristiche spaziali, normalmente maggiori delle dimensioni nazionali, della variazione temporale del campo magnetico terrestre, identificata con il termine di variazione secolare, tramite lo scambio dei dati provenienti dalle reti nazionali con altri paesi (a livello europeo è operante l’organizzazione Mag.Net.E., acronimo di Magnetic Network in Europe).
- I dati magnetici raccolti nel corso delle campagne di misura presso i capisaldi opportunatamente elaborati, permettono la realizzazione di una cartografia in cui viene riportato su di una mappa il campo magnetico espresso dal valore dei suoi elementi nonché la loro variazione temporale. Queste mappe vengono prodotte con una scadenza quinquennale.
- L’ultima carta magnetica per l’Italia (relativa all’anno 2015) è stata realizzata nell’ambito della collaborazione fra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e l’Istitutto Geografico Militare Italiano (IGM). Compilata in quattro fogli sulla base delle misure magnetiche eseguite su 133 capisaldi della Rete Magnetica Italiana (inclusi 2 Osservatori, 11 capisaldi in Albania e 3 capisaldi in Corsica) descrive i valori degli elementi magnetici D, H, Z nonché dell’intensità F per l’Italia, per l’anno 2015.0, alla scala 1:2000000.