
Il mare non sta mai fermo!
I continui e periodici spostamenti del mare, descritti sin dall’antichità come “flussi e reflussi” hanno sempre incuriosito gli scienziati di ogni epoca. Aristotele pensava che le maree fossero dovute all’azione di venti mossi dal Sole; eruditi come Panarolo, ritenevano che fossero invece mosse dagli spostamenti delle balene; Keplero formulò l’ipotesi che fossero causate dall’attrazione gravitazionale della Luna. Infine Laplace spiegò questi fenomeni con formule matematiche.
L’oceano è un unico sistema interconnesso dove la circolazione delle acque è globale. Wallace S. Broecker è uno degli scopritori della circolazione termoalina, il cosiddetto “nastro trasportatore” per cui le masse d’acqua coinvolte trasportano sia energia (sotto forma di calore) che materiali (sostanze disciolte come nutrienti, plancton, gas e particelle). Il fatto che questi fattori siano tra loro interconnessi e collegati dalla circolazione oceanica fa sì che questa influenzi significativamente sia il clima terrestre che la biologia marina.
I movimenti del mare includono le variazioni del livello marino, che nel corso della storia della Terra sono avvenute più volte. La causa principale sono i cambiamenti climatici.
Oggi assistiamo a qualcosa di diverso.
A partire dalla metà del XIX secolo il livello medio del mare ha iniziato a salire ed è aumentato di 14-17 cm durante il corso del XX secolo. Tra circa 80 anni, e cioè entro il 2100, il livello medio del mare sarà salito di altri 100 cm circa. Ciò rappresenterà un fattore di pericolo per molte popolazioni costiere.
Le mappe di inondazione costiera: come sarà domani?